giovedì 23 aprile 2015

ALESSANDRO CASCIO NON RIDE PIU', CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE DAL TRIBUNALE DI AOSTA


Riportiamo un bellissimo articolo uscito oggi sul noto "Paladino della Giustizia" Alessandro Antonino Cascio alias Trinakria alias Alessandro Demetra






Alessandro Cascio, è un ex investigatore privato, oggi presidente della associazione di categoria per gli investigatori A.P.I.S. La diatriba intercorsa nasce in rete, esattamente in un gruppo di Facebook, con una Guardia Giurata della Valle d’Aosta Roberto Pau, per disaccordi sulle normative che regolamentano la categoria Vigilanza, portierato e Servizi Fiduciari.


Tutto ebbe inizio nel Gennaio 2013, periodo nel quale la GPG ricopriva l’incarico di Segretario Nazionale di una nota associazione di categoria a difesa delle vigilanza privata, quale intratteneva rapporti con il Senato per le proposte di legge da egli presentate. Il condannato Alessandro Demetra, così si fa’ chiamare in rete coprendosi sotto lo pseudonimo di Trinakria, iniziava a pretendere ragioni sui servizi fiduciari riconducendoli alla SECURITY quale di fatto la normativa parla chiaro; tali possono essere svolti solo ed esclusivamente dalle Guardie Giurate armate. Nella diatriba nata tra gli attivisti della rete, la Demetra Group con questo escamotage, per mezzo di Cascio, contestava e proponeva sul mercato servizi non congrui con la normativa vigente, dove le GPG lamentavano che costui non è autorizzato allo svolgimento mettendo in difetto la categoria.




Ricostruendo in breve il trascorso nella vicenda che porta alla condanna dell’ex investigatore privato, egli oltre a costruire articoli diffamatori, pertanto contenenti falsità o distorsioni, arrivò al punto di trasmettere un fax all’istituito di vigilanza privata nel tentativo di denigrare e far perdere il lavoro alla GPG che oggi giova di una sentenza esemplare. Cascio, pavoneggiando il suo blog e cercando di ricondurre con opera di convincimento l’Istituto di vigilanza che quanto da lui scritto risultasse vero, porta al sospetto la proprietà quale prende ingiustamente provvedimenti a danno del dipendente. Con tale modus, cercava notorietà nel web andando ad incuriosire e creare interesse con articoli scandalistici per potersi pubblicizzare gratuitamente e così indicizzare meglio la sua attività gratuitamente quale ad oggi risulta segnalata all’autorità del garante per pubblicità ingannevole.


Come tutte le storie a lieto fine, dove la giustizia seppur lenta arriva con giusti verdetti, Alessandro Cascio dovrà risarcire ben €. 10.000,00 per danni cagionati ingiustamente alla GPG, più spese legali ed una multa penale. Il giudice ha dichiarato immediatamente esecutiva l’azione risarcitoria quale esula da eventuali appelli – La GPG quale venne licenziata, ora è stata reintegrata sul posto di lavoro.


Fonte: http://www.senzabarcode.it/2015/04/da-difensore-della-legge-a-condannato-per-diffamazione/


Personalmente mi complimento con il Sig. Pau per la grande vittoria. Questa sentenza esemplare ci spinge a credere ancora nella Magistratura. Speriamo che il Sig. Cascio decida vivamente di smettere di denigrare persone come il Sig. Roberto Pau, Fabio Sanfilippo, l'Italdetectives. IN CASO CONTRARIO QUESTO BLOG SARA' BEN FELICE DI PUBBLICARE OGNI CONDANNA DA PARTE DEI TRIBUNALI.

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