In questi giorni ho letto di un'interessante iniziativa dell'investigatrice/ perito fonico Flora Caruso in materia di Corsi di Perfezionamento imposti dal D.M. 269/10.
La Caruso pone un quesito di seguito riportato e scaricabile al link:
Quesito
inviato al MIUR, Ministero dell'Interno, Italdetectives
Association, Federpol, Conipi...
... OGGETTO: Corsi di perfezionamento ai sensi del DM 269/2010 ai fini dell'adeguamento delle licenze prefettizie
La sottoscritta Flora CARUSO, titolare di licenza prefettizia n.
0040997/41.01 del 05/08/2008 rilasciata dalla Prefettura di Cosenza,
relativamente a quanto in oggetto e tenuto conto delle disposizioni
contenute nel DM 269/2010, pone alla cortese attenzione delle S.V.
Ill.me quanto segue:
Il comma 5, dell'allegato G, del DM 269/2010
prevede la partecipazione a "corsi di perfezionamento teorico/pratico in
materia di investigazioni private ad indirizzo civile, penale o di
informazioni commerciali, organizzati da strutture universitarie o da
centri di formazione professionale riconosciuti dalle Regioni e
accreditati presso il Ministero dell'Interno, Dipartimento della
Pubblica Sicurezza, secondo le procedure da questo individuate" riferito
investigatori privati in possesso di titolo di polizia da meno di
cinque anni e sprovvisti di laurea triennale.
Con la successiva
circolare n. 557/PAS.10974.10089.D (1) REG dell'11 giugno 2012, il
Ministero de quo fa riferimento alle disposizioni contenute "nei DD.MM.
n. 509/1999 e n. 270/2004 in merito all'attivazione da parte delle
Università di Master di I° e II° livello ai quali, così come inciso
dalla circolare stessa, si accede rispettivamente con la laurea o laurea
specialistica magistrale". Nel caso di specie, il Ministero non ha
individuato le procedure di accreditamento per i centri di formazione
professionale riconosciuti dalle Regioni al fine di erogare Corsi di
Formazione Professionale erroneamente chiamati Corsi di Perfezionamento,
(questi ultimi riservati esclusivamente ai possessori di Diploma di
Laurea), rivolti agli investigatori privati non in possesso dei titoli
di studio necessari per accedere alla formazione universitaria così come
chiarito dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca
(MIUR) relativamente agli stessi, definendoli quali "corso di
perfezionamento ed aggiornamento professionale ai sensi dell'art. 6,
comma 2, lettera c) della Legge 341/90", nonchè secondo il Quadro dei
Titoli Italiani del 2010 (QTI) "Diploma di Perfezionamento erogabili a
possessori di Diploma di Laurea".
Nella fattispecie, la sottoscritta
chiede se i corsi sostenuti a tutt'oggi dagli investigatori privati
presso gli Atenei, soddisfino sia i requisiti previsti dalla norma
indicata in oggetto, sia quanto disposto dalle norme del MIUR e sia per
durata e contenuto, o siano da ritenersi solo come meri corsi di
aggiornamento precludendo di fatto l'adeguamento richiesto
dall'enunciato normativo.
La sottoscritta, altresì, rivolgendosi
alle Associazioni di Categoria indicate in indirizzo chiede: come mai
non hanno prestato la dovuta attenzione a quanto stabilito e contenuto
nel DM 269/2010 e relativa Circolare Ministeriale dell'11/06/2012
comparato a quanto stabilito e contenuto nella Legge 341/90, art. 6,
comma 2, lettera c) e Quadro dei Titoli Italiani del 2010? E' risaputo
che uno dei primi obiettivi che si prefigge una qualsiasi associazione
di categoria sia proprio quello della tutela dei propri associati e
professionisti tutti.
Infine, la sottoscritta si auspica che a far
data dal 16 marzo p.v., data ultima per l'adeguamento alla norma, la
professione dell'investigatore privato sia almeno riconosciuta ed
inserita nell'elenco delle Professioni regolate in Italia secondo quanto
indicato nel QTI in riferimento al Qualifications Framework for the
European Higher Education Area.
In attesa di cortese riscontro alla presente, si porgono deferenti saluti.
Con osservanza
Flora Caruso
Fino ad ora è giunta solo la risposta del Presidente Italdetectives Bernardo Ferro che riporto qui di seguito:
Preg.ma Collega,
in merito al Tuo quesito (Leggi il quesito) pervenuto a noi in data 7 Febbraio u.s. e ad altre associazioni di categoria, nonchè al M.I.U.R. ed al Ministero dell'Interno, sono a rappresentarti quanto segue :
In data 12 Aprile 2010, (l'associazione era appena nata e già contava oltre 40 iscritti sul territorio nazionale) presentammo richiesta di poter partecipare al tavolo della commissione consultiva centrale per le attività di cui all'art.134. Il nostro intento era quello di evidenziare le problematiche del settore degli Investigatori privati in quanto il D.M. 269/2010 era in fase di stesura.
L'allora dirigente responsabile del Ministero dell'Interno Viceprefetto Dott.ssa Laura Cassio ci rispose con lettera prot. n. 557/PAS.70.omissis che "Al riguardo, preso atto della costituzione di codesta associazione, si deve comunque rappresentare che l'art. 260 Quater del Dpr 153 del 04.08.2008 al punto G (,prevede che la commissione consultiva centrale sia composta “..... da non piu' di un esperto designato da ciascuna delle organizzazioni degli istituti di investigazione privata e di quelli per la raccolta delle informazioni commerciali comparativamente piu' rappresentative sul piano nazionale ......". Conseguentemente sono state convocate la Federpol per le investigazioni private e l'Ancic per le informazioni commerciali, che, allo stato, rispondono al citato requisito”.
Da allora iniziò una battaglia continua con il Ministero.
Abbiamo fatto un incontro con il Garante della Privacy, che fu totalmente ignorato.
Abbiamo fatto un incontro sempre al Ministero dell'Interno, presente anche ANIA al fine di rivedere le cauzioni e per segnalare il crescente abusivismo dei periti assicurativi che svolgevano investigazioni senza autorizzazione.
Abbiamo scritto al prefetto TOMAO nel novembre 2012 oltre per sollecitare i tesserini, anche per richiedere di poter lavorare “in legalità”
leggi qui lettera
e....siamo stati ignorati.
Nel frattempo l'associazione in merito alle richieste dettate dal D.M. 269, al fine di tutelare i soci in primis, e la categoria tutta, si è prodigata cercando di rispettare la normativa relativa agli obblighi formativi dell'allegato G e la successiva circolare del 2012, con l'organizzazione di corsi di formazione presso gli atenei di primaria rilevanza nazionale. Abbiamo colto l'opportunità di organizzare una formazione di qualità ed evitare le eventuali sanzioni o revoche di licenza, ventilate piu' volte dalle lettere che le Prefetture inviavano ai titolari di licenza per la mancanza dell'adeguamento professionale.
A tale proposito desidero ricordarTi che abbiamo denunciato la prefettura di UDINE, per impedire una revoca di licenza per un socio e finalmente solo cosi' abbiamo RISOLTO.
Abbiamo scritto al nuovo Prefetto Marco Valentini (visibile sul n. sito) il 6 settembre u.s. proprio in merito alla convocazione avvenuta il 30 agosto per la Commissione Consultiva Centrale e ad oggi, non solo non abbiamo ricevuto risposta, ma abbiamo ricevuto la stessa lettera di convocazione inviata ad agosto.
Nell'ultima convocazione della commissione consultiva centrale sono state invitate altre associazioni oltre la solita FEDERPOL, che ormai sembra abbia un “abbonamento” con il Ministero dell'Interno, la storica CON.IPI, anche la AISS e l'APIS.
In merito a queste ultime AISS e APIS mi riservo di richiedere al capo di gabinetto del Ministro una verifica dei requisiti di rappresentanza.
Alla luce di quanto esposto la Italdetectives Association rimane, nella mia persona in qualità di Presidente e nel Segretario Nazionale, a completa disposizione di tutta la categoria, indipendentemente che siano già soci o meno, al fine di valutare qualsiasi azione si voglia intraprendere nelle sedi opportune.
Daremo la massima diffusione delle azioni che riterremo opportuno intraprendere presso sedi differenti da quelle alle quali ci siamo rivolti fino ad ora.
Cordiali Saluti
Bernardo Ferro
Presidente Italdetectives® Association
Non ci è dato sapere se sono giunte risposte anche da altri enti visto che l'unica resa pubblica è quella di Ferro, leggibile sul sito web della italdetectives (www.italdetectives.org).
Lo stesso Ferro ha reso pubblico sul profilo Facebook della sua associazione che domani incontrerà presso il suo ufficio chiunque volesse consultare le carte e avere maggiori informazioni. Sarà presente anche la Caruso.
Il
sottoscritto Bernardo Ferro, in qualità di Presidente della
Italdetectives Association, indice un incontro fissato per giorno 12
febbraio pv alle ore 12 invitando tutti i colleghi investigatori presso
la sede dell'Associazione, sita in Roma alla Via San Quintino n.19 per
affrontare e discutere in merito al problema sollevato dalla Collega Flora Caruso
e con l'occasione farà prendere visione di tutta la documentazione
inerente l'attività svolta dall'Associazione a sostegno e tutela della
categoria ed il relativo SILENZIO delle Istituzioni.
Per tutti quei colleghi che sono impossibilitati a presenziare tale incontro possono delegare colleghi di loro fiducia.
Cordialmente.
Bernardo Ferro
Flora Caruso scrive sul suo profilo di Facebook:
Comunico che giorno 12 febbraio p.v. sarò
presente all'incontro con il Presidente della Italdetectives Association
insieme ad altri colleghi che condividono il quesito da me posto
all'attenzione delle dovute Autorità in merito ai corsi di formazione.
Per tutti coloro che sono interessati ma impossibilitati a presenziare
tale incontro possono, eventualmente, delegare la sottoscritta inviando
email a globalservicecf@tiscali.it . VOGLIAMO CHIAREZZA E POSSIBILITA'
DI POTER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI.
Onestamente la cosa che più mi incuriosisce sarà leggere, se mai ci sarà, la risposta di federpol e conipi, freschi di un triplice accordo insieme alla AISS di Franco Cecconi sulla formazione.
Alla luce di questo problema presentatosi con il quesito di Flora Caruso spero che il Ministero dell'Interno colga la palla al balzo per effettuare della PULIZIA MASSICCIA in un settore rovinato da truffatori, abusivi e speculatori.
A breve tornerò a scrivere un articoletto frutto di alcune ricerche messe a punto in questi mesi sui Direttivi delle Associazioni di Categoria, sui Rappresentanti del Ministero dell'Interno e sul D.M. 269/10.
Sarebbe giusto inviare il tutto anche ai rettori delle università dove sono stati fatti i corsi, cosa ne pensi?
RispondiEliminaUn ringraziamento a nome mio e dei colleghi presenti e deleganti al Presidente della Italdetectives Association per l'incontro tenuto oggi. A breve pubblicheremo un comunicato su quanto discusso evidenziando una serie di problematiche che attanagliano la nostra categoria e del perpetrarsi del SILENZIO delle Istituzioni.
RispondiEliminaFlora Caruso
Auspico che questa storia continui alzando sempre di più il tiro...
RispondiElimina